lunedì 29 luglio 2013

Anna che voleva morire

Anna avrebbe voluto morire molte volte. La prima volta aveva sei anni, se lo ricorda bene quel giorno, sua sorella Paola ne aveva cinque. Quando lo racconta ancora oggi sussurra, ti dice che aveva un vestito alla marinaretta fatto da sua madre. E che era bella sua madre. Ricorda bene la zia entrare nella loro cameretta e prenderle tutte e due in braccio, mentre piangeva. Ricorda il viso del padre, duro, dopo che era tornato dall'ospedale. La mamma la mattina aveva avuto tanto dolore alla testa e ogni volta me lo dice.." je sarà venuto un colpo, Mariagrà, che ne so..però era giovine, porella, e bella..tanto bella. Viè che te faccio vede a foto.." La vita di Anna è costellata di foto e di dolori. Poi Anna si sposa, giovanissima, bella anche lei, tanto da fare la controfigura ad Anna Magnani a Cinecittà. Fa la comparsa, conosce attori e registi che neanche i nomi ricordo..di Monicelli dice sempre che "era uno che " manna a tutti a fanculo! Non glie mportava gnente si eri quarcuno de conosciuto e mportante..no, lo manna a fanculo listesso, Mariegrà". Ma nonostante l' ambiente lei rimane a fare la comparsa, non mirava a niente di più. Le davano una volta cinquemilalire, a volte dieci..solo quando fa la controfigura alla Magnani prende di più. Trentamilalire! Qualche volta racconta Anna qualcuno ci ha provato con lei ma " se beccava un vaffanculo e s' insisteva puro un carcio nelle palle, che io ero donna sposata co du fii" . Il matrimonio porta serenità nella vita di Anna. Si vogliono bene, sempre" co na scarpa e na ciavatta Mariegrà, ma stavamo bene" . Poi un giorno Anna risponde al telefono, è suo cognato, la moglie lo ha lasciato (" sta mignotta!")e sto solo, posso venì da voi..Anna è di cuore, non ce la fa a rifiutare ospitalità al fratello del marito. " Anche se nun c' aveva voluto sentì, se l'era presa che già era zoccola quella! Ma che facevo? O facevo morì de piagne?" L' ospitalità si era protratta per anni. Mentre i figli crescevano e le cose sembravano andare bene Anna aveva visto il marito dimagrire, tossire...dopo venti anni Anna riprovava la voglia di morire. " sarei voluta morì io credime, ma pure qua dovevo pensà alli fii mia. Quanno s'era morta mamma mia c'era mi sorella più piccola e poi c'erano li fii.." Anna va avanti, lavora come portinaia in un palazzo di proprietà della Siae, all' EUR. Il cognato l' aiuta, fa piccoli lavori, e cresce con lei i suoi nipoti. Ma mai e poi mai ha un comportamento sbagliato con Anna. Neanche quando Claudio prima, e Rita dopo si sposano. La vita si assesta per Anna, anche se ancora sente la mancanza del marito. Ma come ogni buon terremoto la scossa più forte la fa quando tutto sembra calmo. Anna è anziana, diabete, pressione e reni che non rispondono alle cure. Un giorno Claudio chiama, " mà oggi stai a casa? Te devo di na cosa.." " mai Mariegrà, mai l' avrei immagginato..viene, se mette seduto, qua proprio qua e me fa: a mà, ce so voluto venì io a dittelo che me pare la cosa più giusta..la settimana scorsa so ito ito a fà na TAC, m'hanno trovato un tumore, mà. Mo devo da fa la chemio, forse me operano forse no. A mà non me sta a guardà così, me fai venì da piagne, te so venuto a di che se me dovesse succede quarche cosa tu lo sai com'è mi moje..le fjie mie..staglie dietro pure tu, aiutela a mi moje.." " Li pianti,li pianti che se semo fatti quer giorno non me li scordo dovessi campà cent'anni, Mariegrà" Claudio moriva dopo sette mesi da quel giorno. E Anna sarebbe voluta morire lei, ma non poteva. Gli acciacchi e i dolori aumentavano, ma Anna continuava a lavorare, cucinare e fare torte. Soprattutto la torta alla ricotta, che mio marito adorava. Anna me ne fece una per lui poco prima di partire per Monza, dove da poi sono tornata sola. Quando mi rivide le uniche parole furono" nessuno te capisce meglio de me, Mariegrà". Solo che io non capivo e ancora oggi non capisco come può una donnina che pesa si o no 50 kg sopportare tutto questo. Perché Anna ancora oggi vorrebbe morire, ma non può. Perché 2 anni fa il genero di Anna ha ammazzato a fucilate Rita e poi si è sparato. Davanti ai suoi figli. E Anna ora cucina per i suoi 5 nipoti. Soprattutto per Andrea e Matteo di 17 e 15 anni. E ancora una volta Anna a 77 anni non può morire in pace, anche se vorrebbe.

mercoledì 10 luglio 2013

riflettendo/ 2

che nella vita bisogna saper fare un passo indietro, ok. ma soprattutto bisogna saper andare avanti. che tutti lo fanno, ma alcuni si bloccano. io no. mai. anche sola, se serve. anche criticata, giudicata e a volte rimproverata. ma non mi sono mai fermata. pensavo, credevo di dover camminare ancora una volta da sola. ho avuto paura, stavolta. che sono stanca. ma non lo davo a vedere. che io quando sto male sono come le tigri. non voglio nessuno vicino. mi lecco le ferite e sorrido.che i miei figli sono li, che mi fissano, troppe volte hanno visto le lacrime. e quando prendo una strada la imbocco decisa. e io la mia strada l' avevo imboccata. poi sei tornato. " cosa vuoi?" " te" mi hai risposto. e io ti ho fatto spazio vicino a me. ancora una volta. stavolta però la strada la decido io e hai annuito. bentornato amore mio.

venerdì 5 luglio 2013

riflettendo

che a volte nella vita bisogna saper fare un passo indietro. capire dove e come, quando si è sbagliato e dire si, ho sbagliato. che non sempre è facile dirlo, no, ma ha il suo perchè . tornare con la mente a quei momenti e dirsi, si quella volta li dovevo capirlo, stolta che sono stata. segnali e frasi, gesti e parole. cancellare, cancellare cancellare. che non serve farsi male, che anzi male già ci stai e allora? che a volte nella vita la vita è piena ma anche vuota. e cerchi e pulisci e ti guardi intorno a capire cosa ti serve e non lo trovi. perchè ti manca il viso e le mani e la voce, ma non le trovi e poi ricordi che sai dove sono. ma non sono qui. e i pensieri corrono e cambiano vento, ti scompigliano i capelli e nello stomaco senti che mangiare non ti serve. e ti alzi, lavori, sorridi, e parli di tutto ma non di te. che non serve e speri.speri.speri. che le cose cambino ma non tutto. che presto starai meglio, che lo sai tu. aspetti. guardi l'orologio e dici, ora fa questo , ora questo e ora questo. che lo sai. e speri. che ora fa quello. che ora smette di mancarmi.