giovedì 2 maggio 2013

E ORA?

E ora? E ora niente. Che tu lo sai quello che succede ora, Mgg. Che quando eri tu nello sprofondo sei dovuta risalire. Piano piano. Che ti facevano male i polpacci, tanto era ripida la risalita. Epperò non eri sola. Ci sono stati loro ad aiutarti, prenderti sottobraccio e trascinarti. A volte proprio a spingerti. Che non volevi risalire, no. Si ci sono stati loro. Tua madre, con la disperazione scritta in volto, dal vederti così. E tuo fratello, che lo adori. E lei, tua sorella. A suo modo la più forte. E tuo cognato. Fratello non di sangue ma di animo e di cuore. Che nel tempo si è preso sempre più cura della piccia. Gli ha tolto le rotelle e le ha insegnato ad andare in bici. Al posto del papà. E ora? Ora niente, Mgg. Ora tu sai che succederà. Tu dovrai sostenere, trascinare e all'occasione spingere verso la risalita. Che questo pensiero manco ti fa gioire della cosa più bella che ti poteva succedere. E che mia figlia è incinta. E mio cognato sta morendo. Cazzo.